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IMPARA DAI TUOI VIZI Questo è il mio primo post e lo voglio dedicare ai mei vizi. Non solo perchè mi hanno accompagnata e, ovviamente, dominata per una buona parte, se non addirittura una parte preponderante, della mia vita. Lo dedico a loro perchè solo grazie ai miei lealissimi vizi ho imparato molto di me: mi hanno insegnato, mi hanno permesso di studiarmi a fondo, di indagarmi, di chiedermi perchè. Davvero. Non fossi stata una persona con tendenza a sviluppare dipendenze, non sarei qui, non sarei io. Quindi grazie sigarette, grazie unghie rosicchiate, grazie tricotillomania, grazie alla mia fame famelica, grazie ansia! Vorrei dunque darvi qualche consiglio per non sentirvi più schiavi di voi stessi e vedere le vostre cattive abitudini come qualcosa da cui imparare. E magari, nel frattempo, smettere. Facile dire di perdonarsi, di non scoraggiarsi. Tutte le scuse sono buone per iniziare a smettere immancabilmente domani. Domani non arriva mai! Personalmente ho provato di tutto: post it attaccati ovunque, con scritti mantra di ogni genere. Tecniche di autocontrollo, di gestione dell'ansia. Odio i metodi che prevedono di pianificare i propri obbiettivi: sono bravissima a procrastinare, arrivare al risultato all'ultimo minuto e, il giorno dopo il raggiungimento del mio obbiettivo, riprendere il vizio alla grande! Un esempio? Lo scorso anno, per convincermi a smettere di fumare, mi sono data l'obbiettivo di salire in bicicletta sul passo dello Stelvio in occasione della "Stelvio bike day", il 31 di agosto. Morale della favola: l'unica settimana di tutta l'estate in cui mi sono astenuta completamente dal fumare, è stata quella prima della manifestazione. Entusiasta della prestazione, persino migliore di quanto sperato, al traguardo mi sono ripromessa che mai nella vita avrei ripreso a fumare perchè nessuna sigaretta avrebbe potuto darmi una soddisfazione del genere: fare una cosa che mi ero prefissata. Naturalmente, la prima cosa che ho fatto durante il meritato aperitivo serale è stata... chiedere una sigaretta al mio vicino di tavolo. Però, negli anni, ho smesso di mangiare le unghie, smesso una volta di fumare per quasi un anno, imparato a contenermi a tavola (quasi sempre), e mi sono trasformata da cazzara pigrona a mediamente sportiva amante della vita all'aria aperta. Quindi mi sento di potervi dare qualche consiglio.... Respira è la cosa più semplice in assoluto. L'ossigeno è vita per i nostri tessuti e le nostre cellule. Dunque quando ti assale l'ansia da vizio, semplicemente, respira. Se come me non riesci a concentrarti a lungo sull'ascolto del respiro, come insegnano i migliori maestri yoga, fattene una ragione e prova a fare anche solo due o tre respiri profondi. Funziona! L'apnea nella quale si cade quando si è in ansia è il nutrimento dei nostri vizi. Rimanda un trucco molto semplice è quello di rimandare l'esecuzione del vizio, in principio per poco tempo, poi per un tempo sempre più lungo. Ho deciso di mangiarmi l'ultima fetta di quella torta che mi ero promessa mi sarei fatta durare per una settimana? Benissimo, la mangerò dopo essermi fatta la doccia. Voglio bermi un altro bicchiere di vino nonostante l'aperitivo sia già stato abbastanza intenso? Lo berrò dopo essermi ascoltata quella canzone. Abbastanza semplice e tutto sommato piacevole, soprattutto se l'intermezzo è un'attività che ci fa stare bene. Pensi di non avere abbastanza tempo? Sono solo scuse: se hai tempo per i tuoi vizi, hai tempo anche per qualcos'altro. Va bene tutto: una telefonata, un bicchiere d'acqua, una sbirciata a un social ... L'obbiettivo è quello di renderci conto che abbiamo il controllo su tutte le cose che facciamo, nonchè di svagare il pensiero. Ci si rende conto facilmente, me ne accorgo persino io, che la mente si distrae facilmente e che, se volessimo, basterebbe davvero poco. Allontanati dai tuoi vizi fumi molto mentre guardi la tv? Mangi troppi cioccolatini mentre lavori al pc? Allora non tenere i tuoi vizi a portata di mano. Non negarteli, ma fai in modo di doverti alzare per soddisfarli. Forse non smetterai, ma sicuramente ridurrai la frequenza. Osservati osservati senza giudicarti, senza criticarti, impara a capire a quali momenti associ determinati comportamenti. Chiediti il perchè. Sarà più facile capire il tuo nemico. In più, se ti conosci, sarà più facile capire quali metodi sono adatti a te: magari a te pianificare per obbiettivi piace. Rallenta e goditi il momento lo ripeto, rallenta. Una cosa in meno anzichè una in più. Se sei stanco, sarà difficile acquisire nuove abitudini. Non fare quattro cose contemporaneamente, con il rischio di non goderne nemmeno una. Fanne una e vivila. Sforzati a concentrarti sul corpo, sulle emozioni che ti da, sulle sensazioni. Impegnati a concentrarti anche sui tuoi vizi. Non assecondarli per poi pensare ad altro. Non sentirti in colpa se mangi le unghie per l'ennesima volta: le stai già mangiando, se non riesci a smettere in questo istante per lo meno gustatele! Datti dei piccoli obbiettivi cose semplici tipo: non fumo a letto, non leggo mentre mangio, mi faccio le unghie anche se le mie mani sono orrende. Un piccolo obbiettivo alla volta, sempre nell'ottica di imparare a capire che il nostro nemico è dominabile, e non è altro che un pensiero a cui noi diamo importanza, spesso più di quella che avrebbe se fossimo capace di pensare ad altro. E poi ... non arrenderti, anche se quel domani tanto atteso sembra non arrivare mai. Arriverà. Meglio Facile a 00:36 Condividi

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