L'isola che c'è. Destinazioni da paradiso

Redazione Lonely Planet
2 minuti di lettura

C'era una volta il mito dell'isola che non c'è. Tranquillo, c'è ancora. Peter Pan e Wendy non siamo riusciti a trovarli. Però abbiamo scovato dieci isole perfette per rilassarti al sole e, soprattutto, lontane da tutto. Per la seconda parte della nostra top ten, clicca qui.

Le acque blu della laguna tropicale della baia di Kabira , Isole Ishigaki, Okinawa, Giappone. ©Ippei Naoi/Getty Images
Le acque blu della laguna tropicale della baia di Kabira , Isole Ishigaki, Okinawa, Giappone. ©Ippei Naoi/Getty Images
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SOCOTRA (YEMEN)

Una destinazione che ama presentarsi come il "posto più marziano della terra" merita di essere visitata. Separate dalla Penisola Arabica da uno scherzo della faglia tettonica, queste quattro isole sono uno scrigno della biodiversità, con tutto il rispetto per le altre specie animali, uomo compreso, che vivono su Gondwana. 

L'abbiamo inserita in cima alla nostra lista soprattutto per questo. Dai un'occhiata alla forma dell'albero sangue di drago, dai rami che sembrano radici protese al cielo, e sarai d'accordo con noi. Vicina all'Arabia, Socotra è territorio yemenita, cosa che non aiuta a farla diventare una meta battuta dai viaggiatori. Meglio, così i tuoi racconti avranno più fascino. 

L'isola di Socotra si trova nell'Oceano Indiano, a 240 km ad est del Corno d'Africa, in Yemen.   ©Mario Eder/Getty Images 
L'isola di Socotra si trova nell'Oceano Indiano, a 240 km ad est del Corno d'Africa, in Yemen. ©Mario Eder/Getty Images 

TORRES STRAIT ISLANDS (AUSTRALIA)

Galleggiano da millenni nello Stretto di Torres, tra la costa australiana del Queensland e la Papua Nuova Guinea: sono un gruppo di isole dai nomi suggestivi, come Thursday Island, e sono ancora piene di magia anche se il capitano Cook le ha scoperte (e annesse ai domini britannici) alla fine del XVIII secolo. 

In barba a Cook, comunque, le isole mantengono una spiccata identità tribale e la scoperta della vita degli aborigeni è uno dei migliori motivi per spingersi fino a qui. Noi simpatizziamo, e quindi questo arcipelago è al secondo posto. Senza contare il fascino del Reef e delle immersioni davvero a portata di pinna. 

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YAEYAMA (GIAPPONE)

Se Godzilla si decidesse a emergere dal mare e a far fuori Tokyo e Osaka, c'è un solo posto sul quale sarebbe così stupido da non inseguirci. Parliamo dell'idilliaco arcipelago di Yaeyama, all'estremità meridionale di quell'altro arcipelago più grande che si chiama Giappone. 

Con una generosità quasi caraibica, le isole di Taketomi, Iriomote e Ishigaki servono sole, mare e sushi. Ishigaki ha le spiagge migliori, mentre Iriomote ha per asso nella manica un onsen (la tradizionale spa del Sol Levante) immerso nella giungla più fitta: acqua calda e brividi sono assicurati. 

Hakpo, Ulleungdo, Corea del Sud. ©Michael Mellinger/Getty Images
Hakpo, Ulleungdo, Corea del Sud. ©Michael Mellinger/Getty Images

ÎLES DU SALUT (GUYANA FRANCESE)

Avrai sentito parlare dell'Isola del Diavolo (ma sì, quella di Papillon), però se ti chiedessero di indicarla sul mappamondo saresti meno sicuro del fatto tuo. Beh, è la più piccola delle tre Îles du Salut e si trova non proprio dietro l'angolo, come si confà alla casa del diavolo, nella Guyana Francese. 

Un tempo famigerato bagno penale, oggi l'isola vede veleggiare catamarani ultra leggeri e viaggiatori soddisfatti che non hanno un briciolo della voglia di fuggire che ricorderai negli occhi di Steve McQueen. E il diavolo? Prova a cercarlo tra le rovine del vecchio carcere. Forse sconta l'ergastolo. 

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ULLEUNGDO (COREA DEL SUD)

La piazziamo al quinto posto, ma forse meriterebbe qualcosa in più. Hai mai sentito parlare di un posto senza inquinamento, ladri e serpenti? Esiste, si trova tra Corea del Sud e Giappone, si chiama Ulleungdo e, naturalmente, è un'isola. 

Ogni giorno i traghetti collegano questo paradiso alla terra ferma e una delle esperienze migliori, una volta sbarcati, è salire in cima al monte Seonginbong (984 m). Sarà una bella scarpinata, ma il paradiso bisogna meritarlo, non ti pare?

 

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