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Prepararsi all'eclissi solare totale del 21 agosto...ma solo negli USA Chi si troverà negli USA il prossimo 21 agosto assisterà a un evento astronomico di portata storica: un'eclissi di Sole che si vedrà in forma totale in un lungo corridoio attraverso il Nord America e in versione parziale in tutto il Paese, dall'Alaska alle Hawaii. Tra l'entusiasmo che il "Sole nero" suscita nell'immaginazione comune e l'interesse che ha per la scienza, ci sono alcuni punti di contatto: effetti luminosi, che oltre ad essere affascinanti forniscono informazioni preziose sui protagonisti del fenomeno - il Sole e la Luna. La fascia degli USA interessata dall'eclissi totale il 21 agosto. | NASA LA CORONA. Gli scienziati del National Solar Observatory hanno calcolato il 29 luglio, a una rotazione solare (il moto del Sole attorno al proprio asse) esatta di distanza dall'evento, quale aspetto avrà la corona solare durante l'eclissi. Di solito infatti questa parte più esterna dell'atmosfera della nostra stella è nascosta dalla brillantezza della superficie del Sole. Durante le eclissi, quando il disco solare è oscurato dalla Luna, la corona risulta eccezionalmente ben osservabile. «La corona non cambierà probabilmente molto da qui all'eclissi, a meno che non siamo fortunati e non appaia una grande regione attiva», spiega Gordon Petrie, dell'NSO: «ci aspettiamo di vedere strutture pallide e diritte protendersi dai poli nord e sud del Sole (i pennacchi polari). Vedremo poi bolle di materiale vicine all'equatore, i pennacchi a elmetto», cioè getti luminosi che partono dalla corona solare e si perdono nella luce che questa irradia. Pennacchi ad elmetto durante il minimo solare. | NASA I gas bollenti dell'atmosfera solare saranno anche usati come riferimento per dedurre le linee di campo magnetico del Sole: l'eclissi del 21 agosto, che durerà in totale ben 90 minuti, permetterà a nuovi strumenti messi a punto proprio per questo scopo, come il Daniel K. Inouye Solar Telescope alle Hawaii, di sfruttare al meglio la rara occasione. Le eclissi che si verificano nei periodi di minimo solare, come questa, mostrano in genere più movimento all'equatore (e non un anello di protuberanze sparse attorno a tutto il disco, come nel 2012). GIOIELLI DI LUCE. Un altro fenomeno di indubbio fascino è quello dei grani di Baily: perle di luce solare che sbucano dallo scuro profilo della Luna, dovute alla complessa topografia del nostro satellite. Si possono osservare negli ultimi istanti prima del buio solare e rivelano informazioni sui rilievi e le irregolarità della superficie della Luna. Quando anche l'ultimo pezzetto di Sole sparisce, appare il cosiddetto anello di diamante, un grande e particolarmente luminoso grano di Baily. L'esperienza, la durata e la posizione di questi fenomeni luminosi cambiano di eclissi in eclissi: sarà interessante vedere le foto di quella di quest'estate.

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