La Cassazione ha ordinato il sequestro di tutti i fondi della Lega “ovunque vengano rinvenuti”

Matteo Salvini della Lega Nord a un comizio a Verona, 2 febbraio 2018, in un momento di empatia che travalica ogni appartenenza: sì, anche noi non ce la facciamo più
(AP Photo/Antonio Calanni)
Matteo Salvini della Lega Nord a un comizio a Verona, 2 febbraio 2018, in un momento di empatia che travalica ogni appartenenza: sì, anche noi non ce la facciamo più (AP Photo/Antonio Calanni)

La Corte di Cassazione ha ordinato il sequestro di tutti i fondi della Lega, e ha stabilito che ogni somma di denaro riferibile al partito guidato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini debba essere sequestrata “ovunque venga rinvenuta”. La decisione è arrivata in risposta al ricorso dei magistrati di Genova che si stanno occupando del processo per la truffa sui rimborsi elettorali del 2012 nel quale sono stati condannati Umberto Bossi, e l’ex tesoriere del partito, Francesco Belsito, oltre ad altri tre dipendenti del partito e due imprenditori.

Nello stesso processo la Lega è stata condannata a risarcire allo stato 49 milioni di euro illecitamente ricevuti tra 2008 e 2010. Fino a oggi, però, alla Lega è stato sequestrato solo poco più di un milione e mezzo di euro. Con la sentenza di oggi la Corte di Cassazione ha stabilito che la Guardia di Finanza, su ordine dei giudici, potrà bloccare qualsiasi nuova somma dovesse arrivare sui conti della Lega in futuro, mentre gli avvocati del partito sostenevano che il sequestro potesse applicarsi soltanto ai fondi presenti sui conti nel luglio 2017, quando venne emesso il primo provvedimento di sequestro.