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  • Mercoledì 29 agosto 2018

Cosa è successo ieri a Rocca di Papa

Davanti al centro di accoglienza dove sono arrivati 100 migranti sbarcati dalla Diciotti c'erano un gruppo di militanti della destra estrema e alcune persone con i cartelli "Welcome"

Rocca di Papa, 28 agosto 2018
(ANSA/CLAUDIO PERI)
Rocca di Papa, 28 agosto 2018 (ANSA/CLAUDIO PERI)

La sera di martedì 28 agosto cento migranti che erano a bordo della nave Diciotti, la nave militare italiana che per giorni era stata bloccata nel porto di Catania dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, sono arrivati su due pullman in un centro di accoglienza di Rocca di Papa, a sud a Roma. Ad accoglierli, dopo più di dieci ore di viaggio da Messina, i migranti hanno trovato sia i militanti neofascisti e della destra estrema contrari al loro arrivo, sia un gruppo di persone, alcune delle quali legate a collettivi e associazioni locali, con cartelli che davano loro il benvenuto.

Il primo pullman con i migranti è arrivato alle dieci e mezzo di sera. Già da qualche ora davanti alla struttura “Mondo migliore” – che attualmente ospita 270 persone, che ha 600 posti letto e accoglierà i migranti della Diciotti per pochi giorni, prima che vengano distribuiti nelle diocesi che hanno dato la disponibilità – erano presenti due differenti presidi, non è chiaro se autorizzati entrambi o meno. Da una parte c’era un gruppo
composto dai militanti di CasaPound, di Forza Nuova e di Fratelli d’Italia, e da movimenti cosiddetti “sovranisti” e anti-immigrazione. Tra loro c’erano anche Davide Di Stefano, responsabile romano di CasaPound Italia e Luca Marsella, candidato per CasaPound nel 2017 nel municipio di Ostia.

La Stampa scrive che «a schierarsi con la protesta sovranista» è anche l’ex sindaco di Rocca di Papa, Pasquale Boccia, candidato in passato con il PD: «C’è rancore nei residenti, che si sta trasformando in odio verso questa situazione. Non si può tenere un gruppo così massiccio di migranti senza fare nulla». Boccia – che non era presente alle manifestazioni – sostiene però di non far parte di nessun “schieramento” o “fronte”, di essere grato alla Chiesa per aver contribuito a sbloccare «una situazione complicata ed indecorosa» come quella della nave Diciotti e di «essere a favore di una accoglienza, nella nostra città, che sia in una quota ragionevole per poter intraprendere un vero e
proprio percorso di integrazione».

Dall’altra parte della strada, davanti al centro di accoglienza, c’era un gruppo di cui facevano parte, tra gli altri, gli attivisti del Collettivo Ops di Genzano e alcuni iscritti all’ANPI, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.

Al momento dell’arrivo dei migranti, tra i poliziotti e i carabinieri, il gruppo di estrema destra ha cominciato a cantare l’inno di Mameli, a sventolare bandiere con la tartaruga di CasaPound e fare il saluto romano. L’altro gruppo ha invece mostrato dei cartelli con scritto “Welcome” e ha iniziato a cantare “Bella Ciao”. I migranti presenti sul pullman ovviamente non hanno capito quello che stava succedendo. Scrive il Corriere: «I ragazzi eritrei sul pullman non capiscono bene quello che sta succedendo e fanno ciao ciao con la mano dal finestrino oppure il segno di okay e qualcuno di loro si mette pure la mano sul cuore per ringraziare questo pezzo d’Italia che li ha accolti. Ma quelli di sotto li guardano in cagnesco e il saluto romano lo fanno in parecchi (…)».

Il secondo pullman è arrivato verso le due del mattino, a causa di un guasto che l’ha bloccato vicino a Salerno. Per oggi pomeriggio CasaPound ha organizzato un’altra manifestazione a Rocca di Papa.

Una sintesi, sulle proteste contro i migranti