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Questo articolo è stato pubblicato il 24 aprile 2014 alle ore 15:17.
Gli Stati Uniti vanno verso una internet a due velocità, con una corsia preferenziale per alcuni servizi frutto di accordi tra operatori telefonici e fornitori di contenuti. Sarà l'effetto delle nuove proposte di regole sulla neutralità della rete che stanno per arrivare da Fcc (Authority tlc Usa), in quella che a molti esperti e attivisti di internet ora appare come un volta faccia, favorevole ai grossi operatori.
Com'è noto, gli Usa si erano fatti pionieri nel 2010 con regole Fcc per la neutralità della rete, che proibivano agli operatori (ma solo su rete fissa) di discriminare il traffico, di favorire o sfavorire alcuni servizi internet rispetto ad altri. Già quelle regole non vietano a operatori e fornitori di accordarsi per consentire servizi speciali, come smart grid e sistemi di sicurezza domestica, che richiedono una qualità garantita. La condizione è che questi ultimi non danneggino l'innovazione e l'internet aperta. Le regole però sono state bocciate da un tribunale di Washington, perché giudicate troppo rigide, su ricorso dell'operatore Verizon. Nel frattempo sono anche cambiati i vertici di Fcc, che quindi si sono trovati a dover modificare regole fatte dai loro predecessori. E le hanno modificate sostanzialmente. Le nuove regole permetteranno agli operatori di chiedere un dazio ai fornitori per i loro normali servizi internet, che adesso invece transitano gratis sulle reti. La cifra cambierà a seconda degli specifici accordi tra le parti e del livello di priorità richiesto sulle reti.
Di conseguenza aumenteranno i costi per i fornitori, che potranno essere tentati di girarli a carico degli utenti finali.
Sono già esplose le proteste dei sostenitori della neutralità della rete. "Fcc sta invitando gli operatori a scegliere vincitori e sconfitti online", dice Michael Weinberg, vice presidente di Publich Knowledge, associazione per la tutela dei consumatori. "In questo modo gli operatori imporrano un nuovo prezzo di ingresso a chi vuole fare innovazione su internet". Concorda Craig Aaron, presidente di Free Press: "Fcc ha scelto un percorso contorto che non proteggerà gli utenti internet". Alcuni puntano il dito sul curriculum del nuovo presidente di Fcc, Tom Wheeler, che oltre a essere uno dei più fedeli sostenitori di Obama è stato un lobbista dell'industria degli operatori via cavo e wireless.
Wheeler sostiene però che le nuove regole sono invece a difesa della neutralità della rete, perché si applicheranno a tutti i fornitori di contenuti. E comunque Fcc vieterà ogni comportamento che danneggi i consumatori o la concorrenza.
La vicenda può ricordare quanto successo in Europa. Un nuovo regolamento della Commissione europea, dichiaratamente pensato per affermare i principi di neutralità della rete, da una parte vietava agli operatori di discriminare il traffico; ma dall'altra, per la prima volta, li autorizzava a fare accordi con i fornitori per la nascita di servizi specializzati a qualità garantita. Dopo tante proteste degli attivisti e del Centro-Sinistra europeo, il testo passato di recente al Parlamento è stato reso più tutelante per la neutralità. Adesso infatti vieta di fare "servizi specializzati" che in qualche modo possano danneggiare la normale internet. La formulazione è così stringente che le associazioni degli operatori hanno protestato contro l'ultima versione del regolamento. A giugno dovrà passare dal Consiglio Ue per diventare legge in tutta Europa.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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