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Sada Bike: la prima bici senza raggi che entra in uno zaino è Made in Italy

Gianluca Sada è un ingegnere italiano che ha inventato Sadabike, la prima bici senza raggi che all’occorrenza si mette in uno zainetto.
A cura di Clara Salzano
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"Less is more", l'idea che la semplicità e la chiarezza portino a un buon design deve aver guidato gli studi e le ricerche di Gianluca Sada, ingegnere italiano, di Battipaglia, laureato in Ingegneria dell’Autoveicolo al Politecnico di Torino con una tesi su una bicicletta futurista portata all'essenziale: le ruote prive di raggi, il minimo ingombro in chiusura, il sistema di piegatura con un solo movimento, il packaging utilizzabile anche come zaino contenitore, sono le innovazioni di questo questo progetto sorprendente.

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"Elegantly simple, simply innovative" è lo slogan di Sadabike, la prima bicicletta senza raggi, pieghevole, che si mette all'interno di uno zainetto. Biciclette pieghevole dal peso e ingombro ridotto ne esistono al mondo, però, si figurano tutte come biciclette con dimensioni eccessivamente piccole. "Esse dispongono di telaio e ruote di dimensioni ridotte, a discapito della stabilità, per privilegiare la compattezza e la portabilità durante il trasporto. Le minime dimensioni del telaio, infatti, penalizzano la posizione del ciclista durante la guida e le ridotte dimensioni delle ruote risentono molto delle variazioni del terreno. D’altro canto, le biciclette tradizionali, evitano questi problemi, ma il telaio rigido le rende poco flessibili durante il trasporto nei mezzi pubblici", spiega il giovane ingegnere. L’obiettivo di Sadabike era invece quello di realizzare una bicicletta con dimensioni standard (cerchi da 26”) ed al contempo tutti i vantaggi di una bici pieghevole.

La bicicletta è stata ideata soprattutto per coloro che devono alternare percorsi a pedali con tratte su mezzi di trasporto pubblici, "Il punto di partenza di questa ricerca è rappresentato dallo studio dello stato dell’arte che parte da una panoramica sulla mobilità individuale urbana, per giungere, poi, alla bicicletta pieghevole. Si è adottato un sistema di ancoraggio delle ruote composto da piccole rotelle supportate dal telaio e da specifici dispositivi di serraggio rapido. Esse permettono di piegare la bicicletta in modo semplice e veloce, così da renderla trasportabile come bagaglio in un comune mezzo di trasporto", racconta Gianluca Sada.

Il giovane ingegnere campano, tra i 200 giovani talenti d'Italia secondo l'allora ministro Meloni e vincitore nel 2010 del primo premio nell'ambito dell'iniziativa Idea-To per la migliore tesi di laurea a carattere innovativa, ha realizzato a proprie spese il prototipo di Sadabike, costato 4000 euro, grazie alla collaborazione con Palmec, azienda specializzata in meccanica di precisione, gli consentirà probabilmente di proporla a investitori e partner. Strano a dirsi ma la discussione della tesi di Sadabike ha fruttato a Gianluca Sada 109 punti, non il massimo del punteggio dunque. Ma siamo certi che il progetto aprirà la strada ad un nuovo sistema di mobilità fuori dai classici schemi, ampiamente fruibile e facilmente trasportabile, ideale per uno stile di vita sostenibile in quest'era così attenta all'ecocompatibilità, ben oltre ogni riconoscimento accademico ed istituzionale.

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