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DALeast – New Mural in Dunedin, New Zealand

Continua il bel momento per DALeast, l’artista Cinese con base a Cape Town si è da poco spostato a Dunedin in Nuova Zelanda dove ha preso parte al Dunedin Mural Project realizzando un nuovo lavoro su questa grande parete.

Come detto DALeast nel corso di quest’ultimo anno ha intensificato l’attività in studio, lasciando quindi poco spazio e tempo per le scorribande in strada per concentrarsi piuttosto sulla produzione su tela presentata poi in occasione della sua ultima fatica The Laten Photon presso gli spazi della Jonathan LeVine Gallery di New York. Concluso quindi il periodo di pausa, l’autore è tornato ora con una certa regolarità in strada presentando nuove ed interessanti dinamiche per il proprio e personale lavoro su parete.

ALeast infatti è ben noto per il personale approccio su parete che lo vede concentrare i propri sforzi su una elaborazione tecnica che trascina lo spettatore all’interno di intensi grovigli metallici, gli stessi costituiscono sia il corpo vivo dell’opera, creandone la massa corporea ed al contempo rappresentano lo strumento unico per l’artista di rappresentazione del proprio immaginario. Questa precisa ed articolata scelta viene sviluppata dall’interprete attraverso l’utilizzo della bomboletta con la quale l’autore riesce a dare forme e sostanza a corpi, soggetti, panorami differenti, il carattere delle linee realizzate suggerisce effetti di luce ed ombra ed al contempo immette un elemento di tridimensionalità con la quale le figure rappresentate letteralmente emergono dalla superficie di lavoro. Il risultato di questo particolare approccio da vita ad intense opere in cui la lettura da parte di chi osserva viene calamitata dall’enorme quantità di dettagli presenti che costituiscono il valore aggiunto delle produzioni dell’artista. Negli scorsi mesi durante un intensa attività in strada abbiamo riscontrato l’esigenza da parte dell’interprete di canalizzare il suo percorso verso l’utilizzo di colori e tinte differenti che si sono discostate dal consueto binomio nero/grigio, sono apparsi background cromatici, così come linee interrotte da effetti di bianco, il tutto per garantire una maggiore profondità ed impatto alle sue realizzazioni. Se l’aspetto visivo è quindi sorretto da una precisa base stilistica è innegabile come gli interventi dell’artista vengano investiti da una profonda sensazione di mobilità e moto perpetuo, i soggetti ed i protagonisti delle sue opere si muovono sullo spazio a disposizione, disperdono schegge, si spezzano e si accartocciano a seconda del caso, tramutando l’opera in un grande e movimentata pittura, qui l’ultimo lavoro, da rifarsi gli occhi.

Null’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto ad una bella serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica dell’interprete, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi aggiornamenti.

Pics via Arrested Motion

DALeast – New Mural in Dunedin, New Zealand

Continua il bel momento per DALeast, l’artista Cinese con base a Cape Town si è da poco spostato a Dunedin in Nuova Zelanda dove ha preso parte al Dunedin Mural Project realizzando un nuovo lavoro su questa grande parete.

Come detto DALeast nel corso di quest’ultimo anno ha intensificato l’attività in studio, lasciando quindi poco spazio e tempo per le scorribande in strada per concentrarsi piuttosto sulla produzione su tela presentata poi in occasione della sua ultima fatica The Laten Photon presso gli spazi della Jonathan LeVine Gallery di New York. Concluso quindi il periodo di pausa, l’autore è tornato ora con una certa regolarità in strada presentando nuove ed interessanti dinamiche per il proprio e personale lavoro su parete.

ALeast infatti è ben noto per il personale approccio su parete che lo vede concentrare i propri sforzi su una elaborazione tecnica che trascina lo spettatore all’interno di intensi grovigli metallici, gli stessi costituiscono sia il corpo vivo dell’opera, creandone la massa corporea ed al contempo rappresentano lo strumento unico per l’artista di rappresentazione del proprio immaginario. Questa precisa ed articolata scelta viene sviluppata dall’interprete attraverso l’utilizzo della bomboletta con la quale l’autore riesce a dare forme e sostanza a corpi, soggetti, panorami differenti, il carattere delle linee realizzate suggerisce effetti di luce ed ombra ed al contempo immette un elemento di tridimensionalità con la quale le figure rappresentate letteralmente emergono dalla superficie di lavoro. Il risultato di questo particolare approccio da vita ad intense opere in cui la lettura da parte di chi osserva viene calamitata dall’enorme quantità di dettagli presenti che costituiscono il valore aggiunto delle produzioni dell’artista. Negli scorsi mesi durante un intensa attività in strada abbiamo riscontrato l’esigenza da parte dell’interprete di canalizzare il suo percorso verso l’utilizzo di colori e tinte differenti che si sono discostate dal consueto binomio nero/grigio, sono apparsi background cromatici, così come linee interrotte da effetti di bianco, il tutto per garantire una maggiore profondità ed impatto alle sue realizzazioni. Se l’aspetto visivo è quindi sorretto da una precisa base stilistica è innegabile come gli interventi dell’artista vengano investiti da una profonda sensazione di mobilità e moto perpetuo, i soggetti ed i protagonisti delle sue opere si muovono sullo spazio a disposizione, disperdono schegge, si spezzano e si accartocciano a seconda del caso, tramutando l’opera in un grande e movimentata pittura, qui l’ultimo lavoro, da rifarsi gli occhi.

Null’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto ad una bella serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica dell’interprete, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi aggiornamenti.

Pics via Arrested Motion