Sciare a Courchevel 1850: il lusso al suo meglio, è così

Il lusso più lussuoso? L'abbiamo scoperto ospiti di una dei cinque «Palace» della meta del jet set internazionale, l'Apogée. Ecco com'è vivere da billionaire
Sciare a Courchevel 1850 il lusso al suo meglio è così

Una delle camere Deluxe dell'hotel

Ma l’eccezionale sono i due chalet: separati dall’hotel con ingresso privato, ma collegati per chi vuole goderne i servizi. Sono di circa 500 metri quadri su 4 piani per 11 persone, con un salotto grandi divani e opere d’arte, sala da pranzo e cucina, camere, zona spa privata con sauna, bagno turco, sala massaggi, una sala cinema e una sala per ragazzi (anche cresciuti) con X Box e schermi Tv. E il maggiordomo ovviamente. C’è anche la propria ski room con accesso diretto alle piste. Qui viene chi non ama stare tra la gente: non solo ricchi insomma, ma anche famosi. Il prezzo? 33.000 € al giorno. Il prezzo delle camere? Partono da 1.350 € a notte in bassissima stagione, ma trovarle libere è un'eccezione.

Il salotto di uno dei due chalet super privati: 500 metri quadrati per 11 persone.

Gli ospiti dell'hotel hanno a loro disposizione un magnifico bar che alle cinque del pomeriggio offre il miglior tee-time di Courchevel, la sera cocktail magnifici, e in ogni momento quello che vuoi da mangiare, mentre giochi a scacchi davanti al fuoco. Due ristoranti, entrambi guidati dall’Executive Head Chef Jean-Luc Lefrançois, uno di cucina francese magnifica (con prezzi adeguati al luogo: un grande pesce per due, pescato il mattino nel Mediterraneo, a listino costa 250 €) e uno di cucina giapponese. C'è la Spa, naturalmente, firmata La Prairie e poi ogni avventura possibile, l'escursioni a bordo di una slitta trainata da cani, tour in motoslitta, laboratori di pasticceria, il picnic sulle nevi con lo chef del ristorante, Jean-Luc, che viene dalla Normandia e nella vita ha due passioni, la cucina e la neve, e le mette insieme: scia con te sulle piste più belle e poi ti prepara un pranzo d'alta cucina open air.

Il picnic con lo chef sciatore

Sci, il meglio in pista vista Monte Bianco

Ci faranno anche i mondiali di sci a Courchevel, dal 6 al 19 febbraio 2023, la pista è già preparata, è l'Eclipse, scende dritta dritta per 3.200 metri dal Col de la Loze, una delle cime piene di neve che abbracciamo la grande valle.

Il comprensorio delle 3 Valées si compone delle tre località - Courchevel, Meribel, Val Tourance - per un totale di 600 chilometri di piste: belle, ampie, battute e innevate alla perfezione dai 1.300 metri fino all'alto dei 3.230. Vai a sciare al mattino (nemmeno tanto presto) e sei il primo sulla traccia del gatto. È semplice: gli sciatori sono tanti, ma le piste di più, divertenti per i continui cambi di pendenza e lunghissime.

Il problema di perdersi tra l'una e l'altra è presto superato: ovunque ci sono mappe delle comprensorio e nei punti di snodo tra una valle e l'altra una «guida ski», un ragazzo che appena ti vede che sbirci una mappa ti chiede se può aiutarti. È grazie a lui che scendiamo dalla Combe de la Saulire, eccezionale, lunga 3 chilometri dalla cima fino al basso quando entra tra boschi verdeggianti.

Ski slope in Meribel Valley, French Alps

naumoid

La nostra mattina di sci dall'Apogée è iniziata con i ragazzi dello ski center interno all'hotel che in un baleno ti calzano gli scarponi e ti accompagno fuori davanti ai tuoi sci. Il sole era caldo, la neve perfetta, il Monte Bianco davanti. Siamo passati nella valle di Meribel con altri chilometri e chilometri di piste e ci siamo fermati per pranzo al Beefbar, il famoso ristorante di Montecarlo, all'interno dell'hotel Coucou. Appena varcata la soglia ci hanno fatto sedere, tolto gli scarponi, messo delle pantofole e accompagnati al tavolo. I filetti di carne e i purè aromatizzati con la ricetta di Robuchon (leggi il purè più buono del mondo) sono grandiosi e in terrazza ci aspettava un enorme buffet di dolci.

La Croisette di Courchevel 1850

Le Barn Studio

Courchevel 1850, che d'estate va in Riviera

Stessa montagna, stesso mare. La gran parte dei 5 stelle e del Palace di Courchevel 1850 ha il suo corrispettivo sulla Riviera francese, tra Provenza e Costa Azzurra: gli ospiti insomma sono sempre gli stessi, sono gli affezionati, che seguono il nomadismo stagionale degli hotel quando dalla costa si muovono con tutto il personale fino alle vette della Savoia. Vale lo stesso per i negozi dei grandi brand, sorta di pop up stagionali che hanno altri flagship store nei luoghi del lusso mondiale ma che in inverno animano la Croisette di Courchevel 1850, la strada con la piazzetta centrale, come una Capri sulle Alpi, insieme ai suoi bar, le galleria d'arte e le giostrine settecentesche che amplificano la sensazione di fiaba. Una vita roboante ed effimera. Quello che resta, chiusa la stagione invernale, è la vita normale, quella degli hotel belli ma non lussuosi (anche a Courchevel 1850 esistono i due o tre stelle, non lontano dai grandi Palace), quella che si svolge nelle altre frazioni che compongono la località piene di eventi, di famiglie, e di vita vera. Quella del super lusso è appena apparsa, come in un sogno, sul mare blu poco più a sud.

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