Coronavirus Modena, 11 nuovi casi. "Continuate a stare a casa"

Il bilancio dei contagiati sale così a 127. Quattro persone fuori dall’incubo. L'appello del governatore Bonaccini

Analisi a caccia del coronavirus

Analisi a caccia del coronavirus

Modena, 10 marzo 2020 - Ben 147 nuovi casi in un giorno, per un totale di 1.533 positivi al coronavirus in tutta l’Emilia-Romagna e a Modena gli ammalati certificati dal tampone sono 127 con 11 casi in più.

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Le nuove infezioni (oltre a un reggiano conteggiato inizialmente a Modena) riguardano tre uomini di Carpi, di 87, 55 e 53 anni, un 48enne di Castelfranco, Comune dove finora il virus non si era manifestato, una donna 83enne e due uomini di Formigine, un 81enne e un 45enne. A Modena ci sono quattro nuovi casi, che riguardano una donna di 95 anni, un uomo di 73, un altro 53enne e una 37enne. Completa il quadro di oggi un caso a Sassuolo, di un 67enne, che è anche l'unico dei nuovi contagiati in terapia intensiva al Policlinico, reparto che segna al momento 15 ricoveri.

Altre 10 persone, tra i nuovi casi, sono state ricoverate nel reparto di Malattie infettive del Policlinico, mentre un'altra si trova in isolamento a casa. Due persone che erano in Malattie infettive, inoltre, sono state mandate a casa. Intanto, emerge un peggioramento di un caso carpigiano: le sue condizioni nei giorni scorsi sembravano essere migliorate e il diretto interessato era stato collocato in medicina d'urgenza a Carpi. Si stavano valutando le sue dimissioni ma c'è stato un aggravamento repentino: ora si trova in rianimazione all'ospedale di Carpi e si valuta un trasferimento in terapia intensiva al Policlinico.

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L’epidemia non rallenta anche se il commissario per l’emergenza della Regione, Sergio Venturi, sottolinea che "abbiamo una crescita abbastanza costante negli ultimi giorni, un po’ inferiore rispetto alla scorsa settimana. Adesso siamo attorno al 16-17%". Nonostante ciò Venturi ribadisce ancora una volta la necessità "di limitare gli spostamenti". Le misure decise nelle ultime ore, dice, "non sono state prese perché qualcuno vuole limitare la libertà personale dei cittadini, ma perché sono le uniche misure che ci consentono di ridurre l’incidenza di questa malattia".

Insomma, occorre limitarsi soprattutto ad "andare al lavoro e fare spesa quando necessario". Vanno ridotti "il più possibile i contatti con gli altri perché questo – secondo Venturi – è decisivo per continuare a dare la possibilità ai pazienti di essere curati nel modo e nel luogo più appropriato. Cerchiamo di fare in modo che l’incremento dei casi non metta in crisi il servizio pubblico".

«Non sappiamo quando questa emergenza finirà – aggiunge il governatore Stefano Bonaccini – Quindi non prendete sottogamba le indicazioni che arrivano anche dal comitato tecnico-scientifico. Spostatevi solo per necessità impellenti. Si è chiarito bene, rispetto al decreto preso così frettolosamente, anche comprensibilmente, dal Governo l’altra notte, che chi lavora può spostarsi. Ma invitiamo comunque chi ne ha la possibilità a incentivare lo smart working". Allo stesso modo, ribadisce Bonaccini, "anche le merci possono spostarsi. Ma muovetevi solo per quello, per esigenze sanitarie o per fare la spesa". Per il resto "state in casa – esorta il governatore – spostatevi poco. Diamoci una mano, dobbiamo cambiare le nostre abitudini per noi, le nostre famiglie, i nostri amici e le persone in generale. L’Emilia-Romagna è terra di grande senso civico, chiedo a tutti di dimostrarlo. Insieme ce la faremo a uscirne".

Intanto l’Ausl segnala che a Modena sono 4 le persone ’clinicamente guarite’. Si tratta di persone che, dopo un periodo di malattia abbastanza prolungato, non presentano più da alcuni giorni sintomi della malattia. Sono i primi casi di guarigione dal Coronavirus di cittadini del modenese e riguardano tre persone residenti a Carpi, contatti stretti del primo caso e una persona residente nel reggiano ma identificata tra i casi della nostra provincia. Tutti hanno iniziato ad avere i primi sintomi tra il 24 e il 25 febbraio, vale a dire due settimane fa; alcuni di loro hanno trascorso anche periodi della malattia in ospedale, per poi rientrare presso la propria abitazione quando i sintomi sono divenuti meno gravi.

Sarà però il doppio tampone faringeo negativo (vale a dire due tamponi effettuati a distanza di 24 ore l’uno dall’altro) a decretare la loro completa guarigione. "Un paziente – spiega infatti Davide Ferrari, direttore del dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl – viene definito clinicamente guarito quando non mostra più i sintomi della malattia che comprendono: febbre, mal di gola, difficoltà respiratorie e nei casi più gravi polmonite con insufficienza respiratoria. La definizione ‘clinicamente guarito’ non esclude che a un test per rilevare la presenza del Coronavirus, tramite un tampone, il paziente risulti ancora positivo. Per una maggior sicurezza devono esservi ben due test negativi per poter decretare la guarigione".

Per questo motivo le 4 persone si trovano ancora in isolamento domiciliare, in attesa che la procedura prevista sancisca la definitiva guarigione. Come si definisce “guarita” una persona affetta da Covid-19? A stabilirlo, per ora, sono le indicazioni del Gruppo di lavoro permanente del Consiglio Superiore di Sanità: un paziente viene definito clinicamente guarito quando non mostra più i sintomi della malattia che comprendono febbre, mal di gola, difficoltà respiratorie e nei casi più gravi polmonite con insufficienza respiratoria. La definizione clinicamente guarito non esclude che a un test per rilevare la presenza del Coronavirus, tramite un tampone, il paziente risulti ancora positivo. Un paziente viene definito invece guarito quando non ha più i sintomi e risulta negativo a due test consecutivi, eseguiti a distanza di 24 ore uno dall’altro. Il consiglio è di ripetere il test.

Sala slot piena di gente a Carpi: una denuncia

Un cittadino cinese, gestore di una sala slot a Carpi, è stato denunciato dai carabinieri poiché alle 21, quando i militari hanno eseguito uno dei controlli messi in campo per il contenimento della diffusione del Covid-19, all'interno del locale era presente una cinquantina di avventori. Il locale, fanno sapere i carabinieri, è stato fatto velocemente sgomberare e la posizione del gestore è stata segnalata anche al sindaco affinché si provveda, come esplicitato nel decreto, alla sospensione immediata dell’attività.