La febbre la vediamo come un allarme del nostro corpo, un messaggio che dice, in sostanza, "sei malato". Ma spesso non è così. La febbre, innanzitutto, non è una malattia, ma più semplicemente una reazione che il nostro corpo scatena davanti a un'infezione. Insomma, è una difesa dalla malattia, non una malattia.

Si può dire che non tutte le reazioni del nostro corpo sono convenienti. Spesso, è vero, bisogna contenerle, placarle e gestirle coi medicinali. Ma la febbre, stando a una serie di recenti studi scientifici e pubblicazioni su importanti riviste specializzate, a volte fa bene. Non sempre, ma a volte sì. Soprattutto sui più giovani.

Se il nostro corpo sa reagire in questo modo alle infezioni, riscaldandosi e indebolendo così i batteri e la pericolosità dell'infezione e della sua propagazione, è per via dell'evoluzione. Per noi umani la febbre è stata una salvezza, una delle più grandi innovazioni di tutti i tempi per la nostra specie, come scrive Greg Gafni-Pappas, "emergency medicine physician" che lavora ad Ann Arbor, negli Stati Uniti.

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Eppure rimane il fatto che la febbre ci spaventa. Che esistano evidenze che la febbre sia spesso un evento positivo per i più giovani non è un fatto che riesce a toglierci la preoccupazione, così come che la febbre rallenta la crescita dei batteri e migliora l'efficienza del sistema immunitario. Il motivo è che la febbre, purtroppo, può anche causare danni: le temperature alte, soprattutto se oltre i quaranta gradi, vanno assolutamente gestite e monitorate perché da risposte fisiologiche del nostro corpo possono diventare delle vere e proprie minacce. Ma il punto è che la febbre alta è rara, quasi mai la temperatura corporea, per via della febbre, raggiunge o supera i quaranta gradi. Quasi sempre, al contrario, si mantiene sotto questa temperatura e non dura più di una notte.

In un recente articolo apparso sulla rivista Immunity, Jianfeng Chen, scienziato dell'Istituto di biochimica e biologia cellulare di Shanghai, ha osservato come la febbre aiuterebbe le funzioni di alcuni specifici globuli bianchi, in particolare quelle di trovare e attaccare l'infezione in modo diretto. Una specie di funzione "intelligente" delle nostre difese immunitarie.

Ciò che possiamo fare quando prendiamo la febbre, quindi, è monitorare la febbre, non viverla come fosse una tragedia o una malattia di per sé, ma per quello che è: un'arma fondamentale del nostro organismo usata per difendersi dagli agenti esterni, i virus e i batteri. Poi, ovviamente, bisogna curarsi, prendere le medicine e andare dal medico, ma dev'essere chiaro che ciò che stiamo curano non è la febbre.