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Fase 2, in Campania si entrerà negli uffici pubblici in base al cognome

Ordinanza della Regione: Nelle giornate del 4 e 5 maggio prossimi, i dipendenti pubblici della Campania entreranno in ufficio secondo orari scaglionati in base all’iniziale del cognome. Nuove regole per la Fase 2, per evitare traffico in città e picchi di persone a bordo dei pullman e delle metropolitane. I trasporti saranno rafforzati e funzioneranno al 60%, rispetto a prima del Coronavirus.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Nuove regole dalla Regione Campania per entrare negli uffici pubblici a partire dalla prossima settimana. Con l'inizio della Fase 2 per evitare la ripresa del traffico cittadino e picchi di presenze sui mezzi pubblici negli orari di maggiore affluenza, gli ingressi dei dipendenti saranno scaglionati. Per le sole giornate del 4 e 5 maggio i lavoratori entreranno in ufficio in orari diversi, a seconda dell'iniziale del cognome: personale con iniziale del cognome A-D: ore 7,30-8,30; cognome E-O: ore 8,30-9,30; cognome P-Z: ore 9,30-10,30. Anche gli orari di uscita saranno adeguati di conseguenza. Faranno eccezione solo i dipendenti pubblici personale sanitario e sociosanitario e quello comunque impegnato in attività connesse all’emergenza. È quanto prevede l'ordinanza numero 40 della Regione Campania, pubblicata oggi 30 aprile 2020, che va a regolare tutta la ripresa dei trasporti pubblici a partire dal 4 maggio prossimo fino al 17 maggio. Per i trasgressori previste multe da 400 a 3000 euro.

L'ordinanza della Regione: “Favorire lo smart working”

Nell'ordinanza regionale, il governatore Vincenzo De Luca invita tutte le “amministrazioni pubbliche, gli enti vigilati e le società e altri enti a controllo pubblico del territorio regionale alla stretta osservanza delle disposizioni relative alle disposizioni attuative sullo smart working”, al fine di limitare la presenza del personale e dell’utenza negli uffici ai soli casi in cui la presenza fisica sia strettamente indispensabile per lo svolgimento delle attività individuate come urgenti e indifferibili”. Utilizzando anche sistemi di prenotazione degli utenti. Fanno eccezione solo “i servizi necessari a fronteggiare l’emergenza ed i servizi pubblici essenziali”.

Fase 2, scaglionare ingressi dipendenti pubblici in ufficio

Per quanto riguarda l'ingresso in ufficio dei dipendenti pubblici, “si raccomanda agli Enti ed uffici competenti di differenziare gli orari di servizio giornaliero del personale in presenza, assicurandone un’articolazione in fasce orarie differenziate e scaglionate, al fine di evitare picchi di utilizzo del trasporto pubblico collettivo e relativi affollamenti”.

Limitatamente alle sole giornate del 4 e 5 maggio, nell'attesa che gli uffici pubblici si organizzino per gli ingressi scaglionati, “si dispone la seguente articolazione dell’orario di ingresso del personale pubblico negli uffici ubicati nel territorio regionale, fatto salvo il personale sanitario e sociosanitario e quello comunque impegnato in attività connesse all’emergenza:

  • personale con iniziale del cognome A-D: ore 7,30-8,30;
  • personale con iniziale del cognome E-O: ore 8,30-9,30;
  • personale con iniziale del cognome P-Z: ore 9,30-10,30

Ed il consequenziale adeguamento dell’orario di uscita.

Trasporti rafforzati al 60 per cento

L'ordinanza prevede misure per rafforzare anche i trasporti pubblici. "Con decorrenza dal 4 maggio 2020 e fino al 17 maggio 2020, ferme restando le misure statali e regionali vigenti, su tutto il territorio regionale è disposta la nuova programmazione dei servizi di trasporto pubblico locale (TPL), sulla base dei pendolari ad esclusiva mobilità lavorativa e garantendo i servizi essenziali per ogni modalità di trasporto. In particolare":

  • per i servizi di TPL di linea terrestri (su ferro e su gomma) e per i servizi TPL non di linea è disposta la riattivazione dei servizi in misura di almeno il 60 % dei servizi programmati in ordinario, privilegiando nell’organizzazione dei servizi le fasce orarie e le tratte di maggiore affluenza;
  • per i servizi di TPL marittimo, al fine di garantire la continuità territoriali con le isole del Golfo, è disposta la riattivazione dei servizi programmati in ordinario fino al 60%, fermo restante un costante monitoraggio in raccordo con gli Enti locali interessati.
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