Macron in pressing: fondo Ue rilancio o eurozona rischia collasso

Sul FT: è l'ora della verità, solidarietà o populisti vinceranno

APR 16, 2020 -

Roma, 16 apr. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron rilancia con energia il pressing su Germania e Olanda per creare un fondo europeo di rinascita delle economie post crisi, che possa emettere titoli comuni con garanzie condivise dagli Stati. Perché di fronte alla pandemia da coronavirus l’Ue “non ha scelta – afferma in una intervista al Financial Times -: è il momento della verità” e decidere se essere qualcosa di più di un semplice mercato unico.

Altrimenti, se non ci sarà solidarietà in questa storica crisi dovuta alla pandemia di Coronavirus l’effetto sarà devastante per il progetto europeo. “Quanto nel tuo Paese arrivano gli immmigrati ti dicono che te li devi tenere. Quando c’è una epidemia ti dicono che te ne devi occupare te. Sono davvero gentili – dice Macron -: dono a favore dell’Europa se significa esportarti i loro beni, ma non lo sono se significa condividere gli oneri. Se oggi non ci riusciamo (a mostrare solidarietà-ndr) vi dico che i populisti vinceranno. Oggi, domani, il giorno dopo: in Italia, in Spagna e forse in Francia e altrove”.

“Penso che l’Ue sia un progetto politico. Se lo è il fattore umano è la priorità e ci sono concetti di solidarietà che entrano in gioco. L’economia ne consegue e non ci scordiamo – aggiunge Macron – che l’economia è una scienza morale”.

Secondo il presidente francese un mancato accordo sulla creazione del fondo di rilancio rischierebbe di far collassare l’eurozona: “sì – dice -: dobbiamo essere chiari. E anche l’idea europea. Non ci può essere un mercato unico in cui alcuni vengono sacrificati. In cui non vengono mutualizzati i finanziamenti che servono per le spese che siamo affrontando nella battaglia contro la pandemia e che dovremo sostenere per la ripresa”.

Macron assicura di avere un dialogo costante con la cancelliera Angela Merkel con il premer olandese, Mark Rutte. Ma conclude con un monito sempre drastico: non bisogna ripetere oggi il “colossale, fatale errore” della Prima Guerra Mondiale, quando vennero chiesti alla Germania i danni di guerra. Errore che non venne ripetuto dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando invece venne finanziato dagli Usa il Piano Marshall. Oggi dire “i peccatori paghino”, avverte Macron, in riferimento ai Paesi più indebitati, sarebbe ripetere questo tragico errore.