L'impatto del coronavirus sull'Italia: i nuovi grafici sulla mortalità del 2020

Istat ha aggiornato i dati sulla mortalità nei primi mesi dell'anno. I numeri dicono che il numero dei decessi è in calo, ma ancora superiore alla media

Vista l’incertezza dei dati forniti dalla Protezione civile, che dipendono dal numero di tamponi effettuati e quindi per stessa ammissione del commissario Angelo Borrelli non riescono a dar conto di tutte le persone effettivamente contagiate, calcolare la variazione nella mortalità è sembrata a Wired la modalità più efficace per misurare l’impatto dell’epidemia. Questo grafico mette a confronto la media dei decessi in una situazione normale nel periodo compreso tra il 2015 ed il 2019, rappresentato da una linea bianca, con quello dei decessi registrati nel corso di quest’anno, con l’epidemia di Sars-Cov-2 in corso.


I filtri nella parte bassa consentono di selezionare una singola regione o una singola provincia. Tutti i grafici si riferiscono allo stesso periodo, dal 4 gennaio al 4 aprile. Le informazioni sono state prese dai dati di mortalità rilasciati dall’Istat (che settimanalmente aggiorna quelli del 2020): non si tratta di tutti i comuni italiani, ma di una selezione di comuni che hanno avuto almeno 10 morti nel periodo di analisi e che hanno registrato un aumento pari o superiore al 20%. Il numero aggiornato al momento è di 1.689 (e la media che trovate nel grafico si riferisce proprio al totale di questi, non a una media totale nazionale).

A partire dalla fine di febbraio il numero di morti del 2020 ha iniziato a salire arrivando, a fine marzo, a essere di tre volte superiore alla media. Ovviamente, non è possibile affermare che tutte le morti in eccesso siano dovute al Covid-19. Ma, appunto, misurare la variazione della mortalità appare come il modo più efficace per valutare l’impatto della pandemia.

Questo grafico è identico al precedente, ma permette di visualizzare l’andamento per aree geografiche. Utilizzando il filtro nella parte bassa si può notare come l’incremento più significativo si abbia nel Nord Ovest. Ovvero in quel gruppo di regioni che comprende anche la Lombardia, la realtà più colpita dal Covid-19.

Questa heatmap mostra invece la variazione percentuale nei decessi suddivisa per classe di età e per settimana. I riquadri in azzurro mostrano una diminuzione dei decessi del 2020 rispetto alla media dei cinque anni precedenti, quelli arancioni invece un aumento. Come si può notare, gli incrementi maggiori si registrano a partire dal mese di marzo nelle fasce più anziane della popolazione, le più colpite dal coronavirus.

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