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Dieci app di videochiamate per restare vicini durante la quarantena

Da Skype a Houseparty: per parlare con i colleghi, giocare con gli amici o riuscire a vedere in video i parenti più anziani
Dieci app di videochiamate per restare vicini durante la quarantena

In Italia, prima della quarantena, le videochiamate non erano poi così diffuse, nonostante nel 2005 la Tre di allora avesse tartassato i telespettatori con il "videochiamami" di Valeria Marini e Claudio Amendola.

Ma in questi giorni di isolamento, con famiglie, innamorati e amici separati per il virus, l'attenzione per alcune app è cresciuta a tal punto che nelle ultime ore il sito di Zoom, uno dei software per videocall, da desktop, dava spesso errore 429: “Too many requests”, troppi utenti che cercano di connettersi.

Ora che tutti si riscoprono videochiamatori seriali, non chiedete però troppo ai vostri familiari: è comprovato che i parenti più anziani abbiano difficoltà a inquadrare il proprio volto nel raggio d’azione della telecamera. Nessuna app è in grado di correggerlo. Preparatevi a parlare con molti nasi.

Qui di seguito troverete alcuni degli strumenti più utili, ordinati dal più professionale al più semplice. Sono tutti gratuiti, tranne Google Hangouts Meet.

Skype

È un grande classico. Quando MSN Messenger, la storica piattaforma di messaggistica da computer di Microsoft (quella con gli emoji personalizzabili e animati) scomparve nel 2012, restò solo Skype, ormai da un anno proprietà della stessa compagnia. Il programma ha fatto storia: nasce nel 2003 e i suoi servizi di videochiamate o chiamate audio via internet sono stati a lungo all’avanguardia.

Skype resta il preferito per i colloqui aziendali. E si possono fare riunioni condividendo un link, senza che gli altri debbano necessariamente essere iscritti. È però affidabile, la qualità delle videochiamate dipende dalla linea ma solitamente è buona e fino a 50 persone possono essere connesse in video. Per usare Skype bisogna iscriversi o connettere il proprio account Outlook, se ce l’avete. Sullo Store Android e iOS mantiene un rating di oltre 4 stelle su 5.

Zoom

È all’improvviso sulla bocca di tutti, ma è pensato soprattutto per le riunioni aziendali, come Hangouts Meet di Google. Il menu è solo in inglese. Funziona anche da PC. Su cellulare, basta scaricare l’app e se non si vuole fare un account è sufficiente utilizzare il link della videochiamata di qualcuno che è iscritto. Ha una buona qualità video e supporta fino a 100 persone contemporaneamente. Peccato che la versione gratuita consente al massimo 40 minuti di conversazione.

La usano le scuole, però, molte con un account convenzionato, ed è infatti perfetta per chi ha necessità particolari: si può condividere lo schermo di uno dei partecipanti, ad esempio, ideale per le lezioni a distanza. Ah, e si può modificare il proprio sfondo (la cosa dà esiti divertenti). Se poi qualcuno sta registrando la videochiamata - si può fare dall'app - tutti i partecipanti ne saranno al corrente.

LEGGI ANCHE: Cinque consigli per usare al meglio Zoom

Hangouts

Fa parte della suite di Google e ha una versione business, Meet. Non serve scaricare nulla, basta collegarsi dal vostro browser internet - meglio se Google Chrome. Si può avviare una videochiamata o rispondere persino dalla schermata di Gmail. L'app da cellulare è già presente su Android, va scaricata per iPhone. È più semplice da usare, perché in molti hanno un account Google: è obbligatorio per accedere. Il limite di partecipanti è dieci. La qualità delle videochiamate è discreta. È valutata 4 stelle su 5.

Hangouts Meet

È la versione da ufficio: viene usata, ad esempio, per le conferenze stampa a distanza. Si può condividere, da desktop, il proprio schermo, e si può comunicare con fino a 250 persone. Bisogna però avere un account aziendale. Per le scuole e università che utilizzano già G Suite è gratuito. Tra le funzioni, si può fissare una data per la prossima chiamata di gruppo. Hangouts Meet è valutato 3 stelle su 5 su entrambi gli store.

Whatsapp, Facebook Messenger, Instagram

Le tre piattaforme fanno parte del mondo di Zuckerberg e sono simili tra loro. La videochiamata non è la loro funzione principale e in tutti i casi la qualità del video non è il massimo. Whatsapp però è comoda: praticamente tutti hanno l’app installata sul cellulare e basta premere l’icona della telecamera mentre si chatta. La versione installabile su PC e quella da browser, Whatsapp Web, non supportano la videochiamata.

Messenger non è altro che la chat di Facebook trasformata in app – che comunque resta legata al vostro account. Potete chiamare sia da cellulare che da computer, mentre siete sul social network.

Instagram, che è quasi solo per cellulare, permette di videochiamare dal menu dei messaggi. La qualità è buona. Sarà forse che il segnale è trattato come quello delle dirette.

Tutti e tre supportano le chiamate di gruppo.

Houseparty

È facile da usare ed è solo per cellulare. Dal 2019 è parte dell'ecosistema aziendale di Epic Games, gli studi del videogioco campione di incassi Fortnite. Una volta installato Houseparty, ti apparirà la lista dei tuoi contatti che hanno l'app e con cui potrai divertirti. Non serve fare alcuna iscrizione, bisogna verificare solo il numero di telefono. L’idea di base è che si può giocare mentre ci si videochiama, in due o in gruppo. Tra i minigiochi, Trivia e una versione di Pictionary (dove disegnando una parola bisogna farla indovinare agli altri). Sono cinque in tutto. L'app è molto stabile ed è valutata più di 4 stelle sullo Store di Android, ma su iPhone sale a 5 piene. Con la quarantena, la stanno scaricando molti ragazzi.

Facetime

Disponibile solo su iPhone e altri dispositivi Apple, su cui è già preinstallata. Non richiede alcuna iscrizione. Riconosce tra i vostri contatti quali usano iOS. Supporta solo il video. La qualità della trasmissione è discreta e si possono disporre sullo schermo in modo creativo i riquadri degli altri partecipanti, per averli tutti presenti nella stessa schermata.

Google Duo

È Facetime ma per tutti. Preinstallata su Android, va bene per iPhone ed è l'app più immediata. C'è anche una versione desktop simile a Whatsapp Web.

Il menu è ridotto all'osso: al primo avvio bisogna confermare il numero di telefono inserendo un codice che arriva per SMS. Poi occorre solo cercare tra i propri contatti quello che si vuole chiamare (a patto che abbia l’app installata e connessa anche lui al proprio numero). Si può anche fare in gruppo. È valutata 4,6 sull’Apple Store e su Android. La semplicità la vince.

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Questo articolo è stato aggiornato alle 20 del 30/3/2020 per aggiungere più dettagli alla sezione dedicata a Zoom (abbiamo avuto modo di provare più a lungo l'app e abbiamo scoperto più cose!)

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