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Coronavirus: in 21 giorni un'app proverà a tratteggiare le emozioni degli italiani

Coronavirus: in 21 giorni un'app proverà a tratteggiare le emozioni degli italiani
L'idea di un gruppo di ricercatori del dipartimento di Psicologia di Milano-Bicocca. Grazie a chi sceglierà di partecipare, si potranno progettare interventi di prevenzione e gestione dello stress psicologico legato alla situazione pandemica e alla fase post-coronavirus
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MILANO - Un'app per raccogliere, in forma rigorosamente anonima, i sentimenti provati dagli italiani in questo periodo di emergenza Covid 19. Attraverso risposte a domande del tipo: oggi hai provato senso di colpa o angoscia? Ti sei sentito solo o forte? E le edizioni straordinarie dei tg quali sensazioni ti provocano? Il tutto in 21 giorni. Tutto è nato dall'idea di un gruppo di ricercatori del dipartimento di Psicologia di Milano-Bicocca, che in passato ha utilizzato lo stesso sistema, e la stessa app, per raccogliere informazioni relative alle emozioni e i comportamenti che gli adolescenti sperimentano e mettono in atto quando interagiscono con altre persone (coetanei, famigliari, adulti significativi).

Come funziona

Al tempo del coronavirus naturalmente cambia il questionario ma il meccanismo è lo stesso: chi sceglie di partecipare e scarica l'app Time2Rate (sviluppata dal centro BiCApP - Bicocca Center for Applied Psychology, in collaborazione con Imoobyte), per 21 giorni riceve una notifica sul proprio smartphone che gli ricorda di rispondere ad alcune brevi domande sulle emozioni provate durante la giornata. I dati raccolti saranno successivamente elaborati dai ricercatori di Psicologia, guidati da Emanuele Preti, in collaborazione con l'Università Vita-Salute San Raffaele.

Gli obiettivi

Ma quali sono i fattori che ci aiutano ad affrontare meglio la situazione di pandemia, o al contrario, quelli che hanno l'effetto di renderla meno sopportabile? Lo studio si occuperà anche di questi aspetti, misurando, per esempio, quanto ci fidiamo delle istituzioni. Ma non solo: si cercherà di capire se pensiamo che chi sta lavorando per noi (medici, scienziati) lo stia facendo nel modo giusto oppure, ancora, provando a scoprire quali stati d'animo ci provocano le breaking news che seguiamo dagli organi di informazione.

I dati così raccolti serviranno per progettare interventi di prevenzione e gestione dello stress psicologico legato alla situazione pandemica e alla fase post-coronavirus. "Valuteremo il livello di stress psicologico quotidiano per un periodo di tre settimane", spiega Preti. "Questo ci consentirà di testare l'andamento nel tempo dello stress, mettendolo in relazione con l'evolversi della situazione pandemica. Infine, prevediamo una seconda misurazione al termine della situazione di emergenza e un ulteriore follow up a 6 mesi, per valutare gli effetti psicologici a medio termine della situazione pandemica e di isolamento", conclude.