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Trump giù nei sondaggi sbotta: "Io non perdo con Biden"

30 aprile 2020 | 13.29
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Il Washington Post ricostruisce la sfuriata in cui il presidente ha minacciato di fare causa al manager della sua campagna Parscale

(Afp)
(Afp)

"Non perdo con Joe Biden!". E' esploso così Donald Trump con i suoi consiglieri che nei giorni scorsi gli hanno presentato i sondaggi che lo danno in tutti gli Stati chiave indietro rispetto al candidato democratico che lui da mesi irride e dileggia su Twitter e nei comizi, prima della serrata del coronavirus, chiamandolo Sleepy Joe, un sorta di sonnambulo che non si accorge di quello che gli succede intorno.

E' il Washington Post a fornire la ricostruzione, sulla base di tre fonti informate, dei colloqui in videoconferenza che mercoledì, giovedì e venerdì scorso il presidente ha avuto con il manager della sua campagna, Brad Parscale, con il genero e consigliere Jared Kushner e con la presidente del comitato repubblicano, Ronna McDaniel.

Le sessioni, non senza urli e strepiti da parte del presidente, hanno portato al cambio di strategia, l'abolizione dei briefing quotidiani dal coronavirus, complice anche l'esternazione sui disinfettanti come possibile cura, ed il lancio della nuova strategia, cioè scaricare l'emergenza sanitaria su tecnici e governatori e lanciarsi sulla celebrazione dell'imminente ripresa dell'America.

All'inizio, rivelano le fonti del Post, il presidente ha resistito alle richieste di ridurre i briefing, o almeno smettere di rispondere alle domande dei giornalisti. La gente "ama" i miei briefing - si difendeva Trump - perché ha l'impressione che "sto combattendo per loro". E di fronte ai numeri che decretavano un suo pericoloso arretramento in favore di Biden in tutti gli stati chiave, Trump ha replicato di non credere a quei sondaggi, anche se erano stati fatti dalla sua campagna e dal comitato repubblicano.

Le fonti descrivono un Trump di pessimo umore per i sondaggi, le pressioni e, ovviamente, le critiche dei media, infuriato a tal punto di arrivare minacciare di fare causa a Parscale, come avrebbe raccontato lo stesso manager della campagna a suoi collaboratori dopo la sfuriata.

"Io non sto perdendo con Joe Biden", è esploso, raccontano le fonti aggiungendo che il presidente ha usato un linguaggio scurrile nel corso di tutta la teleconferenza.

"Era di umore terribile con tutti alla fine della scorsa settimana", conclude un altro funzionario con il Post. Martedì però la crisi con Parscale sarebbe stata superata. Il manager questa volta è andato di persona alla Casa Bianca per un colloquio nello Studio Ovale con il presidente, questa volta portando sondaggi con numeri più positivi per Trump rinvigorito.

E con l'umore migliorato dalla prospettiva di una nuova fase per promettere ai 26 milioni di disoccupati, e potenziali elettori, che presto - a giugno, massimo a luglio come ha promesso Kushner che, anche di fronte ai 60mila morti e l'oltre milione di contagiati ha vantato il "successo" della risposta del governo federale al coronavirus - l'America "tornerà alla grande".

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