rotate-mobile
Cronaca

Bagni di Nerone: alla scoperta dello splendore romano di Pisa

Lunedì 12 giugno prenderanno il via gli scavi archeologici. Uno scorcio storico diverso sia per i cittadini che per i turisti

Molto spesso Pisa viene identificata con la sola Piazza dei Miracoli, o ancor più specificamente con la Torre pendente. Ma la città che si distende lungo le due sponde dell'Arno non ha da offrire all'occhio dei visitatori e dei cittadini esclusivamente le bellezze storiche lasciate in eredità dal passato della Repubblica Marinara, dal Rinascimento e dall'epoca moderna. Esiste anche una Pisa sotterranea, archeologica, che affonda le sue radici nel centro urbano che spiccava per la sua importanza in epoca romana e, ancor prima, etrusca.

RISCOPRIRE LE ORIGINI. Proprio uno degli obiettivi dell'imminente campagna di scavi archeologici che interesserà la zona delle Terme di Nerone è quello di sottolineare la molteplice dimensione storica della città di Pisa. Il prossimo lunedì, 12 giugno, verrà inaugurato il cantiere dei lavori di ricerca che verranno condotti dall'Università di Pisa, dal Comune e della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno.

"L'attività di ricerca storico-archeologica che prenderà il via il 12 giugno si inserisce nella solco tracciato dalla Conferenza di Faro (Portogallo) del 2005. Vogliamo far passare il messaggio che il patrimonio culturale deve essere fruito, vissuto, conosciuto - spiega la professoressa Maria Letizia Gualandi dell'Università di Pisa, direttrice scientifica degli scavi - il lavoro permetterà in primis ai cittadini di scoprire aspetti della storia della nostra città per lo più sconosciuti. Inoltre, per la prima volta, le tre istituzioni principali che hanno, fra i loro obiettivi, quello della tutela del patrimonio culturale (Soprintendenza, Comune e Università), si ritrovano uniti in un progetto che ha come scopo primario la ricerca".

Dopo più di un secolo dagli ultimi scavi, il sito delle Terme di Nerone ospiterà quindi una squadra di lavoro formata da 50 studenti e docenti dei corsi di laurea triennale e magistrale in Scienze dei Beni Culturali e Archeologia, che si alterneranno negli scavi fino al 28 luglio prossimo. I cantieri non invaderanno le strade, e dunque la circolazione intorno al cantiere non verrà modificata. La Soprintendenza svolgerà il ruolo di supervisore dei lavori per conto del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, e l'amministrazione comunale patrocinerà e metterà a disposizione 40mila euro per la campagna.

"Gli scavi si inseriscono nel nostro programma di riqualificazione della zona del Bastione del Parlascio, legata all'apertura del camminamento in quota sulle mura cittadine - commenta l'assessore ai Lavori Pubblici Andrea Serfogli - l'investimento si suddividerà in 28mila euro per la direzione scientifica dei lavori e la successiva catalogazione dei reperti, e 12mila per la messa in sicurezza e ripristino delle zone circostanti le Terme in seguito agli scavi. Siamo fortemente convinti della bontà di questo progetto, sia dal punto di vista storico, per l'importanza che potrà avere sulla conoscenza delle origini della nostra città, sia ovviamente per il richiamo sui turisti e sugli appassionati".

SENZA BARRIERE. Il cantiere si distinguerà infatti per il fatto di non presentare pannelli divisori e oscuranti. Il lavoro degli studenti e dei docenti dell'Università sarà osservabile da chiunque transiterà sul posto, per rendere ulteriormente partecipe sia la cittadinanza che la massa di turisti che quotidianamente frequenta quello snodo nevralgico della città, che la storia di Pisa non si ferma al periodo medievale. La campagna di scavi permetterà quindi di ampliare la conoscenza storica dell'insediamento urbano sottostante all'impianto medievale. Uno sviluppo futuribile sarà quello di allargare il raggio dei lavori fino alla Porta di San Zeno, dove si presume che sorgesse l'anfiteatro cittadino, in modo da creare un vero e proprio parco urbano archeologico visitabile, collegando così concretamente ed idealmente il periodo della repubblica all'epoca romana.

La valorizzazione, fruizione e divulgazione di questo sito sarà anche il mezzo attraverso il quale rendere la cittadinanza più partecipe della propria storia, e permetterà agli studenti universitari di misurarsi sul campo con una vera campagna archeologica, acquisendo conoscenze e competenze di grande valore.

Il cantiere sarà operativo dalle 8 alle 17 e, oltre ad essere visibile dal vivo, tutti i progressi ed i ritrovamenti potranno essere consultati sul web. Sia su Facebook, che su Twitter, Instagram e Youtube è già attiva la pagina 'Terme di Nerone - Pisa'. Con l'inizio dei lavori verrà aperto anche il sito dedicato.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bagni di Nerone: alla scoperta dello splendore romano di Pisa

PisaToday è in caricamento