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Carla Fracci, la geometria della danza

I piedi dei ballerini e delle ballerine  mantengono la memoria di tutti gli esercizi, tutti gli sforzi, tutto il peso, tutta la gravità in senso fisico e lato delle ripetizioni, dell'equilibrio, dei salti, dello sforzo di fissare la vita, che è movimento, in una forma  eterna ed eternamente riconoscibile

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Per ricordarsi che danza e geometria sono una la forma dell'altra basta pensare, per restare in Occidente, alle metope dei templi greci o ai nastri delle colonne celebrative romane, sui quali figure umane, divine e semidivine, si rincorrono in una sequenza di movimenti di pietra, raccontando una storia e fissando proporzioni matematiche.