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Perché i ghiacciai delle Alpi sono rossi: colpa di un’alga che ne accelera lo scioglimento

Dei ricercatori dell’Università Milano Bicocca hanno scoperto che la livrea rossa che copre alcuni ghiacciai alpini è dovuta a un’alga microscopica che cambia il colore di ghiaccio e neve e – soprattutto – ne accelera lo scioglimento. L’alga si chiama  Ancylonema nordenskioeldii.
A cura di Davide Falcioni
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Perché molti ghiacciai delle Alpi si stanno tingendo di rosso? È la domanda che si sono posti alcuni ricercatori dell'Università Milano Bicocca scoprendo che la livrea è dovuta a un’alga microscopica che cambia il colore di ghiaccio e neve e – soprattutto – ne accelera lo scioglimento. Il risultati dello studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, rivela la massiccia presenza di Ancylonema nordenskioeldii, una specie che non era mai stata individuata in precedenza sulle Alpi e che piuttosto domina le fioriture di alghe sulla calotta glaciale della Groenlandia.

Biagio Di Mauro, autore dello studio, ha spiegato: “In Groenlandia la presenza di alghe sulla calotta polare induce l’oscurimento di un’ampia porzione di ghiaccio (circa 100.000 chilometri quadrati) nota come ‘dark zone’, amplificando la fusione estiva del ghiaccio. Nelle Alpi europee questo fenomeno non era mai stato identificato quantitativamente. Il nostro studio per la prima volta ha mostrato che il processo di bio-albedo feedback può avvenire anche alle nostre latitudini. In particolare, i campioni raccolti al ghiacciaio del Morteratsch (Engadina, Svizzera) hanno permesso di sequenziare il Dna degli organismi presenti sulla superficie del ghiacciaio e studiarli al microscopio. I risultati hanno evidenziato la presenza di colonie della specie Ancylonema nordenskioeldii, nota per la sua abbondanza nella dark zone in Groenlandia”.

Il colore rosso che si può vedere nei ghiacciai è quindi causato da alghe della specie Ancylonema nordenskioeldii, una specie che in estate sfrutta l’acqua di fusione presente sulla superficie per moltiplicarsi e diffondersi. A determinare la colorazione sono i pigmenti usati nella fotosintesi e la loro presenza, tuttavia, ha la conseguenza di rendere il ghiaccio più scuro, quindi assorbe più calore e favorisce lo scioglimento.

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