L’età media acclarata è di 51 anni, ma in generale può verificarsi in qualsiasi momento nel range ventennale che va dai 40 ai 60. Non serve la combo calendario+calcolatrice per capire che prevedere l'arrivo della menopausa, nonostante l'insorgere di sintomi rilevatori, può essere davvero difficile. Riuscire a "stanarla" in tempo sarebbe davvero utile, se si pensa per esempio alle diagnosi di menopausa prematura o precoce (prematura quella che si verifica dai 40 ai 45 anni e precoce quando avviene prima o intorno ai 40 anni ndr), ma anche in termini di salute e benessere (dopo il climaterio le donne diventano più vulnerabili alle malattie cardiache e all'osteoporosi) o per chi deve sottoporsi a un intervento chirurgico consigliato dopo la menopausa, come l’isterectomia. Sembra un ovvietà, ma non lo è: non esiste un’età precisa per entrare in menopausa, perché ogni donna può essere definita unica da un punto di vista evolutivo e biologico. Proprio per questa imprevedibilità, l'esame del sangue che si prefissa di individuare l'ultimo ciclo di una donna potrebbe essere davvero uno strumento prezioso. Come spiega New Scientist, il test in questione, che si chiama MenoCheck ed è prodotto da Ansh Labs, sarebbe in grado di rilevare in modo accurato e preciso i livelli di ormone antimulleriano (la sostanza chimica prodotta dalle ovaie durante la produzione di ovuli) nel sangue.

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New Scientist riporta i risultati del test sul prodotto, presente sul mercato da ottobre 2018, effettuati da un team di studiosi della University of Colorado Medical School e pubblicati sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism su un campione di 1537 donne di età compresa tra i 42 e i 63 anni. Secondo lo studio, le donne con più di 47 anni il cui livello di ormone antimulleriano era al di sotto di un certo limite avevano una probabilità del 67% di avere il loro ultimo ciclo entro l’anno successivo, e una probabilità dell’82% di averlo entro due. Dunque, MonoCheck non sarebbe in grado di rivelare la data esatta dell’ultima mestruazione, ma di fornire un’informazione ugualmente importante: la probabilità di entrare in menopausa nei successivi 12 -24 mesi dalla data del test.

"Individuare un sistema per misurare quanto tempo manca alla fine del ciclo mestruale è stato a lungo il sacro Graal della ricerca sulla menopausa. L’analisi degli schemi mestruali o i test precedentemente disponibili per prevedere il momento della menopausa possono solo aiutarci a restringere la finestra a un periodo di quattro anni, che non è clinicamente utile. Le donne possono prendere decisioni mediche migliori con le informazioni più complete offerte da nuovi, più sensibili test che misurano l’ormone anti-mulleriano", ha spiegato Nanette Santoro, coautrice dello studio, non nascondendo l'entusiasmo per l'affidabilità del prodotto di Ansh Labs.

Come si legge su un articolo di Forbes datato ottobre 2018, la Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti ha approvato la commercializzazione del test diagnostico, in grado di "stimolare discussioni sulle cure preventive per le donne che manifestano sintomi della menopausa", con una postilla per i medici, invitati però a "non lasciare che il test sia l'unico predittore dello stato di salute di una donna" e che non venga "utilizzato per valutare lo stato di fertilità di una donna o per monitorare o prevedere la risposta ovarica nelle donne sottoposte o che pianificano di sottoporsi a trattamenti per la fertilità".

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