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Il funerale di Mario Corso in Sant'Ambrogio. Lo striscione dei tifosi: "Con l'Inter nel cuore, ciao Mariolino"

(fotogramma)
La maglia numero 11 sul feretro e l'omaggio della Curva Nord. Un centinaio di persone nella Basilica: tanti i rappresentanti della storia della squadra, da Massimo Moratti a Evaristo Beccalossi, e per l'attuale società il vicepresidente Javier Zanetti
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Circa un centinaio tra tifosi e appassionati, tutti con la mascherina e distanziati, dentro la Basilica di Sant'Ambrogio di Milano per il funerale di Mario Corso, scomparso lo scorso 20 giugno all'età di 78 anni. Un lungo applauso ha accolto l'ingresso nella Basilica del feretro, su cui sono state messe due divise nerazzurre con il numero 11, lo storico numero di maglia di Corso.

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Tanti i rappresentanti della storia interista, da Massimo Moratti a Evaristo Beccalossi, con l'attuale società rappresentata dal vicepresidente Javier Zanetti e dagli ad Alessandro Antonello e Beppe Marotta. Moratti lo ha ricordato all'uscita della chiesa: "Chi ha avuto la fortuna di vederlo giocare penso abbia un ricordo indistinguibile.
Giocatore unico con talento fantastico, che rimane impresso per il suo stile. Insieme al giocatore c'era l'uomo che rappresentava perfettamente il motivo per cui tutti gli volevano bene. Era un uomo speciale, buono. È indimenticabile". Poi l'ex patron nerazzurro ha raccontato: "In seguito fu un grande amico, una persona per bene. È sempre stato un 'protetto', anche se non aveva bisogno veniva voglia di farlo. Lo ha sempre capito e ha sempre ricambiato con lo stesso affetto". Fuori dalla Basilica, anche la Curva Nord ha voluto omaggiare Corso con uno striscione: "Con l'Inter nel cuore fino all'ultimo, ciao Mariolino".