Coronavirus, l’Oms: “Dobbiamo essere pronti alla seconda o terza ondata del virus”. Ancora 74 Comuni in zona rossa

L’allarme dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: «La sanità pubblica dovrà avere un maggior peso nella società»

Coronavirus, l’Oms: “Dobbiamo essere pronti alla seconda o terza ondata del virus”. Ancora 74 Comuni in zona rossa

ROMA. Quando la prima ondata del coronavirus sarà passata «è essenziale prepararsi a una seconda o una terza, particolarmente se non c'è ancora un vaccino disponibile». Lo ha detto Hans Kluge, il direttore regionale per l'Europa dell'Oms. «Bisogna essere preparati - ha ribadito, sottolineando che d'ora in avanti la sanità pubblica -: deve avere una maggiore prominenza nella società. Dobbiamo avere una sanità pubblica forte».

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Intanto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza stampa per fare il punto su Covid-19 in Italia ha sottolineato che «le zone rosse si sono ridotte: «Ora ci sono 74 Comuni in 7 Regioni, e sono la testimonianza a livello locale della capacità di individuare i focolai e di intervenire per contenerli». 

Il tasso di contagiosità del nuovo coronavirus Rt è sotto 1 in tutte le regioni, ha spiegato Brusaferro. «La curva dell'epidemia di Covid-19 continua sostanzialmente a decrescere nel numero di sintomatici e dei casi in tutte le regioni. RT in tutte le regioni è sotto l'1, anche considerato il range con le ipotesi più pessimistiche. Questo è un dato molto positivo ed è la conseguenza delle misure e dell'adesione dei cittadini».

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«Ora, come nelle scorse settimane, la situazione nella regione europea rimane grave», sottolinea ancora Hans Kluge -. Questo virus non perdona, dobbiamo rimanere vigili, perseverare ed essere pazienti». A preoccupare l'Organizzazione Mondiale della Sanità è in particolare il rapido aumento dei contagi nei Paesi dell'Est come Bielorussia, Russia, Kazakistan e Ucraina.

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