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Coronavirus, ultimi dati: 132.547 casi (+2,8%) e 16.523 morti (+4%). Terapie intensive ancora in calo

Borrelli: «Per il terzo giorno consecutivo si assiste a un decremento dei ricoverati in terapia intensiva». Il virus indietreggia anche in Lombardia e Veneto

Coronavirus, come si trasmette il Covid-19

4' di lettura

Sono 132.547 i casi positivi (+2,8%) e 16.523 i morti (+4%) per l’emergenza coronavirus, alle 17 del 6 aprile. Questo il quadro fornito dalla Protezione civile nella tradizionale conferenza stampa pomeridiana. I guariti salgono a quota 22.837, ossia il 4,7% in più rispetto a 24 ore fa. Al momento in Italia risultano 93.187 pazienti positivi, il 2,1% rispetto al pomeriggio di domenica. I casi in terapia intensiva sono in totale 3.898, dato in calo di 79 unità. «Per il terzo giorno consecutivo - sottolinea il capo della Protezione civile Angelo Borrelli - calano i casi in terapia intensiva».

Ricoverati calati del 90% dal 30 marzo a oggi
I dati, secondo Luca Richeldi, pneumologo del Policlinico Gemelli e membro del Comitato tecnico scientifico, «confermano sostanzialmente il trend confortante che vediamo da qualche giorno, per efficaci misure di contenimento. Dal 30 marzo al 6 aprile -90% ricoverati, da 409 a 27. Per le terapie intensive il saldo era positivo, +75, il 30 marzo, oggi è di -79, che sono stati dimessi. Il trend è meno forte sui decessi, purtroppo ancora al 50% in Lombardia, ma su base settimanale la diminuzione è oltre il 20% anche per i decessi. I dati che vediamo sono meno allarmanti e l’andamento che vediamo ci deve essere di conforto, ma non ci deve far ridurre il livello di allarme», ha sottolineato Richeldi.

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Lombardia, 1.089 casi in più
In regione Lombardia si registrano 51.534 casi, ossia 1.089 in più rispetto a domenica, e 9.202 morti (+297 unità) per l’emergenza. È il quadro che arriva dalla conferenza stampa pomeridiana a Palazzo Lombardia con l’assessore al Welfare Giulio Gallera. Appare confortante «anche la situazione di Milano», ha spiegato l’assessore, «ma non dobbiamo mollare neanche a Pasqua». Crescono di 26 unità le terapie intensive, attestandosi a 1.343 complessive. I dimessi sono 29.075, in crescita di 851 unità. Per quanto riguarda contagi e decessi, «non è un crollo - ha continuato Gallera - ma è il segno che si sta lavorando bene e bisogna continuare su questa falsariga».

Veneto, Zaia: «Felici ma preoccupati»
Icasi di positivi al sars-Covid 2 in Veneto sono alla serata del 6 aprile 11.698, 110 in più della rilevazione di inizio giornata. Lo rende noto il bollettino della Regione Veneto. Calano i malati in terapia intensiva che sono 316, 6 in meno. I decessi sono 16, dato che porta a 625 il totale delle morti. I pazienti in area non critica sono 1.577 (25 in meno). I casi attualmente positivi sono 10.025, quelli dei negativizzati virologici 989. I deceduti in ospedale e in aree extra ospedale sono complessivamente 684. Il numero dei soggetti in isolamento è stazionario, pari a 19.595. I dimessi sono 1.225. «Siamo felici e preoccupati», commenta il presidente della regione Luca Zaia. «Felici perché i dati dicono che il lavoro dei veneti pesa sulla statistica. Preoccupati perché dovremo capire una volta che si aprirà cosa farà il virus».

IL TREND GIORNO PER GIORNO

Casi attualmente positivi, guariti, morti e casi totali dal primo rilevamento a oggi. Casi nuovi giorno per giorno

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Toscana, trend discendente
Sono 154 i nuovi casi positivi al coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino e 25 i nuovi decessi. Lo riporta la Regione osservando che è discendente il trend dei nuovi casi positivi (domenica erano stati 175) mentre sale invece il numero di decessi: 25, rispetto ai 18 del 5 aprile. Molto contenuto l’aumento di ricoveri (+5 rispetto a ieri) e anche di quelli in terapia intensiva (+3). A oggi sono, dunque, 6.001 i contagiati dall’inizio dell’emergenza, mentre 106 sono finora le guarigioni virali (i cosiddetti «negativizzati», negativi al test ripetuto per due volte a distanza di 24 ore), 244 le guarigioni cliniche (senza più sintomi ma non ancora negativizzati) e 350 i decessi totali: a oggi, con questi dati, guarigioni (virali e cliniche) e pazienti deceduti si equivalgono. Sui ricoverati sono 1.116 (non in terapia intensiva) e 279 in terapia intensiva. Sono 15.400 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana.

RICOVERI E TERAPIE INTENSIVE

A che trattamento sanitario sono sottoposte le persone che hanno contratto il coronavirus? I dettagli tra chi è in ospedale e chi a casa

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Lazio, casi in calo del 3,9%
Sono 151 i casi di positività nel Lazio e si conferma il rallentamento del trend al 3,9% compresa la città di Roma. A Rieti si registra un dato di 58 casi in prevalenza già noti, relativi ai cluster delle case di riposo, notificati in ritardo e che rappresenta un terzo dei casi totali nella regione. Proseguono i controlli nelle case di cura, circa un terzo di queste strutture e oltre il 60% delle Rsa sono state controllate delle Rsa. Inoltre è stata superata quota 50mila tamponi effettuati da inizio emergenza e sono in continua crescita i guariti che salgono di 27 unità nelle ultime 24 ore arrivando a 502 totali. Sono usciti dalla sorveglianza domiciliare in 12.684 e i decessi nelle ultime 24 ore sono stati dieci. È quanto si apprende da una nota dell’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato.

Dove eravamo rimasti: i dati al 5 aprile
Come era andata la giornata di domenica? Si contavano 128.948 i positivi al coronavirus aggiornati al pomeriggio del 5 aprile, in crescita del 3,4% rispetto al giorno precedente. Morti a quota 15.887, anche in questo caso con un incremento del 3,4% che rappresentava la miglior performance dal 19 marzo a questa parte, mentre i guariti diventavano 21.815, in aumento del 3,9% su giorno.

PER APPROFONDIRE:
La mappa dei contagi
Tutto quello che devi sapere sul coronavirus

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