Diverticolite: cos'è, quali sono i sintomi e quale dieta seguire

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La prevenzione parte dalla tavola, attraverso un maggior consumo di cibi che contengano fibre (foto: archivio Getty Images)

Questo disturbo comporta un'infiammazione dei diverticoli, ovvero piccole dilatazioni all'interno dell'intestino. La prevenzione passa anche dalla tavola, attraverso un maggior consumo di fibre e liquidi

La diverticolite è un'infiammazione dei diverticoli, ovvero piccole dilatazioni a forma di sacchetto all'interno dell'intestino. La prevenzione di questo disturbo parte innanzitutto dalla tavola. Corrette abitudini alimentari, come un maggior consumo di fibre e liquidi, possono ridurre il rischio di sviluppare l'infiammazione. Dai sintomi alla dieta più indicata per contrastarla, ecco tutto quello che c'è da sapere sulla diverticolite.

Cause e sintomi

Quando all'interno dell'intestino si formano i diverticoli, si parla di diverticolosi. Nel momento in cui queste dilatazioni si infiammano, allora si parla di diverticolite. I diverticoli sono piuttosto comuni con il progredire dell'età, a causa di una minore elasticità del colon. La diverticolosi è presente in circa il 10% della popolazione. La percentuale scende all'1-2% se si considera solo quella sotto i 30 anni, ma secondo l'Istituto superiore di sanità sarebbe destinata a salire a causa del peggioramento delle abitudini alimentari della popolazione. Solo in rari casi la diverticolosi può comportare problemi. Diverso è il discorso nel caso si evolva in diverticolite, che può comportare dolore alla pancia, nell'area in basso a sinistra, gonfiore addominale, cambiamento delle normali abitudini intestinali, nausea e vomito. La diverticolite si può manifestare anche con febbre superiore ai 38 gradi e un generale senso di stanchezza e malessere. La diverticolite si può sviluppare quando nei diverticoli ristagnano frammenti di materiale fecale, nei quali sono presenti batteri che possono moltiplicarsi e diffondersi generando un'infiammazione delle sacche interne all'intestino.

La prevenzione passa dalla tavola

La diagnosi della diverticolite, solitamente, avviene in seguito ad un attacco acuto del disturbo. Tuttavia, siccome il dolore addominale, che è uno dei sintomi della diverticolite, è associato anche ad altre patologie, sono necessari anche altri esami per accertare la natura del disturbo. Esami del sangue o delle urine, ad esempio, potrebbero rivelare la presenza o meno di una infezione. La prevenzione della diverticolite, in ogni caso, parte anche dalla tavola. Già in presenza di diverticolosi, infatti, sarebbe opportuno seguire una dieta ricca di fibre. Con una accortezza: l'incremento del contenuto di fibre nella propria alimentazione deve essere graduale, allo scopo di ridurre al minimo il gonfiore addominale e favorire l'adattamento dell'intestino al nuovo regime alimentare.

I principali trattamenti per la diverticolite

Per quanto riguarda le cure, invece, queste dipendono dalla gravità del disturbo. Generalmente, viene raccomandata una dieta liquida e semisolida fino a quando i sintomi non migliorano poiché il consumo di alimenti solidi potrebbe peggiorarli. L'infezione viene solitamente curata con trattamenti antibiotici, mentre il paracetamolo viene prescritto per il dolore. Solo in casi estremi e di gravi complicazioni si ricorre all'intervento chirurgico rimuovendo la parte di colon colpita dai diverticoli.

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