In queste settimane si parla tantissimo del nuovo Coronavius che è partito dalla Cina. E la domanda che ci stiamo facendo tutti è: come proteggersi dal virus? I sintomi sono molto simili a quelli dell'influenza e dei malanni stagionali, perciò se hai mal di gola o non ti senti in formissima, non farti venire paranoie strane. Il problema è che la nuova mutazione di questo virus non si conosce ancora bene e ogni giorno escono notizie nuove. Qui trovi tante informazioni utili per orientarti nel marasma di news e fake news, restare informata e proteggerti dal contagio dei virus stagionali, come l'influenza, soprattutto se non ti sei vaccinata.

Le ultime dalla corona

Non quella reale britannica, of course, ma quella del virus: si chiama così perché i virioni che lo circondano appaiono come le punte di una corona. Il virus 2019-nCoV è un nuovo ceppo di coronavirus che infetta gli animali, ma non è mai stato identificato nell'uomo prima d'ora. È apparso per la prima volta il 31 dicembre 2019, per iniziare il nuovo anno all'insegna della preoccupazione per le sorti dell'umanità, già messe a repentaglio dal surriscaldamento globale. Non per questo è il caso di andare in modalità panico ON. Vediamo come sono evolute le cose, a partire dai primi casi che si sono registrati in Cina, nella città di Wuhan, da cui il virus ha iniziato a diffondersi. Il governo cinese è intervenuto in modo tempestivo per arginare l'epidemia, peraltro nel pieno dei festeggiamenti per il Capodanno cinese, e molte compagnie aeree tra cui British Airways, Lufthansa, United Airlines e Air France hanno cancellato molti voli diretti verso la Cina.

I prossimi mesi non sono un buon periodo per partire per una vacanza in Cina o nelle aree interessate dal contagio: Il Corriere ha pubblicato un'infografica aggiornata in tempo reale sulle zone rosse dove si sono registrati casi di infezione del nuovo Coronavirus.

Proteggiti dal virus delle fake news

Notizie e bufale sul nuovo coronavirus si propagano sui social e su internet con la stessa dinamica di un contagio: condivisioni effetto domino che alimentano la disinformazione e ti mettono addosso paure infondate. Vaccinarti, metaforicamente, dal virus delle fake news è importantissimo, perché eviti di diventare tu stessa il vettore di notizie infondate.

Il Ministero della Salute e l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno creato sui loro siti ufficiali una sezione dedicata al nuovo coronavirus con tutte le informazioni aggiornate in tempo reale, come procede l'epidemia e le linee guida per proteggerti.

Ti accorgerai che tutti gli aggiornamenti vengono pubblicati specificando bene in evidenza la data di pubblicazione e l'ultimo aggiornamento: sono due dati fondamentali per capire se la notizia è ancora attuale o è stata superata da nuove informazioni.

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Ezra Acayan
Il coronavirus ha sintomi iniziali molto simili a quelli della normale influenza.

Le buone pratiche per scongiurare il contagio dei virus

Le autorità sanitarie fanno queste raccomandazioni per prevenire il contagio del nuovo coronavirus, ma valgono anche per ridurre e possibilità di prenderti il raffreddore o l'influenze. Lo sapevi che lavarti le mani solo con l'acqua non serve e starnutire nel palmo della mano contribuisce a propagare il contagio (pensa che con quella stessa mano tocchi le maniglie, stringi le mani degli altri e fai mille altre cose)? Il comportamento più virtuoso, suggerito dalle linee guida OMS, è tossire e starnutire coprendoti la bocca con l'incavo del gomito, proteggendoti quindi con un braccio. Fallo in particolare quando sei in un luogo pubblico o affollato, come i mezzi pubblici.

Lavati spesso le mani con il sapone o, in mancanza d'acqua, con un disinfettante a base di alcool, e cerca di evitare il contatto ravvicinato con persone raffreddate o con febbre e tosse. Getta subito via i fazzoletti dopo averli usati, anziché tenerli in tasca o in borsa: per non sprecarli puoi usare quelli monouso nei box da tenere sulla scrivania e i fazzolettini compact che si consumano in un paio di soffiate.

L'OMS si raccomanda di fare attenzione anche a ciò che mangi: consumare carne e pesce crudi o poco cotti è sempre rischioso, perché oltre a un virus potresti beccarti la salmonellosi o l'anisakis, per citarne un paio. Questo non significa che devi dire basta al sushi o al burger cotto al sangue, né che devi smettere di andare al ristorante cinese: in Italia le leggi sulla sicurezza alimentare sono molto rigide, idem quelle sull'importazione di prodotti dall'estero.

Cala la maschera

In questi giorni, complice anche il picco di polveri sottili, c'è stato il boom di vendite delle mascherine, ma in molti casi non sono efficaci per proteggerti dal virus. Gli infettivologi sostengono che le mascherine chirurgiche, quelle che vengono normalmente utilizzate nelle sale operatorie dai medici per coprirsi il naso e la bocca, sono una barriera che limita la trasmissione dei comuni virus del raffreddore e dell'influenza, purché vengano indossate nel modo giusto. Nel caso del coronavirus però servono a poco: è stato confermato che il virus si può trasmettere da una persona all'altra, come un comune virus del raffreddore che si propaga con le particelle di saliva, perciò le mascherine potrebbero non servire affatto perché lasciano scoperti gli occhi.

È molto più facile prendere il morbillo del nuovo coronavirus: secondo i dati OMS ogni malato infetta in media tra 1,4 e 2,5 persone, il morbillo fino a 18 . (Dati riportati dalla Fondazione Veronesi).

Per ora non esiste un vaccino contro il nuovo coronavirus e il vaccino antinfluenzale di quest'anno non ti protegge dal virus, ma è un'informazione fondamentale da dare al tuo medico se hai sintomi respiratori e vai in paranoia, perché semplifica la diagnosi agli operatori sanitari.

Epicentro, il portale ufficiale dell'epidemiologia a cura dell'Istituto superiore di sanità, raccomanda di stare a casa quando si manifestano i primi sintomi influenzali, per evitare di contagiare colleghi, compagni di classe e le persone che incontri nei luoghi e mezzi pubblici. Non fare l'eroe e dai al tuo corpo il tempo di recuperare: rannicchiati sotto il piumone e via libera al binge watching!

Fai attenzione ai sintomi (e alla sinofobia)

La paura che una persona con gli occhi a mandorla sia portatore del virus è stigmatizzante e infondata: si chiama sinofobia ed è una forma di discriminazione. Chill out! Le persone di ritorno dalla zona di Wuhan e dalle aree a rischio sono state messe in quarantena per contenere l'epidemia e le possibilità che tu venga in contatto con una di loro è altamente improbabile.

Il virus ha circa due settimane di incubazione prima che si presentino i sintomi, ma in alcuni casi il virus può essere asintomatico. Se hai ha viaggiato di recente in una delle aree a rischio tieni sotto controllo i sintomi, che sono molto simili a quelli di un forte raffreddore o che potrebbero farti sospettare di avere l'influenza o la parainfluenza: febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie. Il Ministero ha istituito il numero gratuito 1500 per le segnalazioni di questo tipo.

Da giocare e vedere per esorcizzare la paura

Il videogame Plague Inc (per iPhone, iPad, Android & Windows Phone) ti spiega come funziona la pandemia: tu sei un agente patogeno che ha appena infettato il Paziente Zero, ora la tua missione è quella di contagiare più persone possibile facendo viaggiare chi sta incubando il virus, diffondendo la piaga globale e sterminando l'umanità. Da quando la Coronavirus-fobia è scoppiata, l'app è stata scaricata milioni di volte, anche se i creatori spiegano ci tengono a informarci che non è un modello scientifico e che ogni volta che si verifica un'epidemia il gioco diventa nuovamente popolare. È comunque un bell'esercizio per capire come si propagano le pandemie.

Guarda Pandemia globale su Netflix: il documentario, uscito con un tempismo quasi ironico, ti spiega come nel mondo si combatte contro il virus dell'influenza, che ogni anno nel mondo colpisce circa 1 miliardo di persone e fa da 250 a 500mila morti, dei quali circa 8.000 in Italia: un dato importante è che si tratta di decessi dovuti a complicanze date dall'influenza in persone che appartengono a categorie a rischio, come i bambini molto piccoli, gli anziani e le persone che hanno malattie croniche. Persone giovani e in salute sono meno vulnerabili: nel caso del coronavirus non è ancora stato reso pubblico il dato che mette in relazione i decessi con l'età o lo stato di salute delle persone che ne sono state affette.

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Gaia Giordani
WEB EDITOR
Copywriter e blogger della prima ora, divoro serie TV e nel tempo libero sforno muffin al cioccolato. Ho scritto da poco il mio primo romanzo. Cintura nera di karate. Ho un'insana passione per gli squali, una volta ne ho accarezzato uno. 99% digital, 1% human.